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Tristissimo fu il problema dell’infanzia
nei Lager e in particolare in quello di Auschwitz.
Molti credevano che ad Auschwitz non
sopravvissero bambini.
In realtà bambini ad Auschwitz c’erano,
almeno temporaneamente.
Ricordo una mattina una domenica. Non
potrò mai dimenticare le immagini dei piccolissimi sulle
braccia, sul petto, sulla spalla delle madri in un fiducioso
abbandono, tutto infantile, o immersi in un sonno profondo
inconsapevole dell’imminente fine, dopo giorni di disagi, di
fame e di sete nei carri bestiame; né potrò dimenticare i passi
incerti dei più grandicelli, che cercavano una mano che li
guidasse o si attaccavano alle vesti delle mamme e delle nonne.
I bimbi c’erano, ma per presto scomparire, in crematorio.
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