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Le elezioni politiche del 1924

 

Nel 1924, il re e Mussolini indicono le elezioni politiche anticipate. Il Pnf, irrobustito dalla confluenza del Partito nazionalista, promuove una Lista nazionale cui aderisce la maggioranza dei liberali, ma non Giolitti; al contrario, le opposizioni non riescono a pervenire ad un accordo e si presentano divise tra cinque diverse liste.

La campagna elettorale è caratterizzata dalle violenze degli squadristi, con centinaia d’aggressioni a sedi e candidati dell’opposizione. L’affluenza al voto, tenutosi nel mese d’aprile, non è superiore al 51 per cento degli aventi diritto.

Grazie al premio di maggioranza introdotto dalla legge Acerbo, la Lista nazionale conquista 375 seggi, sebbene al Nord non riesca ad ottenere la maggioranza assoluta dei suffragi, mentre all’opposizione ne vanno 106.