Abbiamo utilizzato delle fotocopie prese da
un sussidiario della terza elementare del 1931 dove veniva raccontata
una storia di 3 bambini che si raccontano dove hanno passato le vacanze;
uno di questi è andato a visitare la casa dove nacque il duce, ovvero Mussolini.
Di questo testo ci ha colpito molto il linguaggio che viene
usato, perché è un linguaggio retorico, e nel racconto sono
presenti innumerevoli espressioni riservate esclusivamente ai santi.
Ecco alcuni spezzoni di frasi:
"Questa è la strada che da
fanciullo Egli tante volte percorse. Noi guardavamo commossi; ci pareva di vederlo, piccolo come noi, camminare all’ombra delle siepi, con un
libro in mano…".
"Qui il Duce visse la sua
fanciullezza, da quelle finestre il suo sguardo spaziava sul mondo
intero.".
"A noi quei gradini della casa del
duce sembravano quelli di una santa chiesa."
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