Testimonianza del partigiano Filippini

Io ho fatto quattro anni negli Alpini e le suole si gonfiavano con l’acqua e la neve; erano suole di cartone. Dopo 2 mesi che eri su in montagna in mezzo alla neve, in guerra, ti uscivano fuori le dita dei piedi; allora si fasciavamo i piedi: ecco l’organizzazione che avevamo. Non è che Mussolini si sia messo i soldi in tasca Lui, ma tanta gente si arricchiva, mentre migliaia di soldati morivano di freddo e di fame, morivano di fame e mangiavano la neve perché non avevano più niente da mangiare.

C’era anche una rete di omertà, perché guai se uno parlava… ci sarebbe stata una catena di morti. Molto spesso neanche nelle famiglie si diceva ai familiari quello che si faceva; neanche il nome di chi combatteva si sapeva, solo il nome di battaglia: Lupo Giuanin. L’organizzazione era clandestina .Qui alla Filpt c’era un’organizzazione comunista ( il partito comunista era uno dei pochi partiti con un minimo di organizzazione clandestina). Questi qui quando li prendevano e sapevano per certo chi erano, la fine migliore che potevano fare era quella di andare a finire nei campi di sterminio, la peggiore era di essere uccisi subito. Quando i partigiani venivano presi con le armi in mano, venivano fucilati subito oppure si salvavano se nell’organizzazione militare fascista o tedesca servivano dei prigionieri per fare degli scambi. A volte venivano uccisi anche se non avevano le armi. Per esempio, il 2 luglio del 1944 al Colle del Lys, dei giovani che erano scappati perché avevano paura di essere portati in Germania, giovani che avevano 17/ 18 anni ed erano venuti su insieme a noi, son stati presi e massacrati. Non solo si veniva uccisi, ma anche seviziati: si toglieva il cuore, gli occhi, i testicoli si sventravano e si ficcava la camicia rossa (erano i garibaldini )nelle budelle.

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