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Testimonianza di
Corrado Filippini
La morte di
Vairo Piol al Castello
Finita
la guerra , si raccoglievano tutte le armi perché i fascisti
e tedeschi si erano arresi e scappavano .Via la divisa e
andavano. I soliti vigliacchi,che non han pensato che non
tutti sono militari e sanno e invece i bambini non sanno -
hanno lasciato delle bombe per terra. Erano già due giorni
che si raccoglievano le bombe
e i fucili su al Castello per consegnarle poi ai
Carabinieri. Vario Piol era un ragazzo di 15 anni non ancora
compiuti, vede le bombe lì .Le bombe a mano hanno due
sicurezze: una la togli così, tiri via e c’è un cappelleto
sopra che con l’aria si apre, prendi la bomba, la tiri,
quello si apre, tira via la seconda sicurezza e quando cade il
peso del piombino con l’ago va nel detonatore e quell’etto
di dinamite, che c’è dentro, scoppia. Piol non sapeva che
alla bomba , che aveva preso in mano, avevano già tolto il
cappuccio, così la bomba è esplosa e lo ha sventrato. Mi
ricordo che lo hanno portato giù tutto sbudellato .Ero
davanti al Municipio quando l’ hanno portato giù tutto
sventrato e lì ,per combinazione, c’era anche sua madre.
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