Helga
Weissova: da Terezin i disegni di una bambina |
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Helga Weissova è nata a Praga
il 10 novembre 1929. Fu deportata con i genitori a Terezín il 10
dicembre 1941. In seguito fu deportata ad Auschwitz, Freiberg e
Mauthausen. Durante la sua permanenza a Theresienstadt tenne un
diario e realizzò numerosi disegni, capaci di documentare la
realtà del ghetto. E infatti,
Disegna ciò che vedi fu il rigido imperativo
morale che suo padre l’esortò a seguire e che dà il titolo alla
raccolta dei suoi disegni di Terezín, nascosti nel 1944 (al
momento della partenza per Auschwitz) e poi recuperati dopo la
guerra. |
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"Disegna ciò che vedi",
furono le parole di mio padre dopo che gli avevo portato di
nascosto, all´interno del campo maschile, il disegno di un
pupazzo di neve.
Era il dicembre 1941, poco dopo il nostro arrivo a Terezin.
Il pupazzo di neve sarebbe rimasto il mio ultimo disegno
veramente infantile. Spinta dalle parole di mio padre mi sentii
chiamata, da quel momento in poi, a rappresentare nei miei
disegni la vita quotidiana del Ghetto. Queste immagini, che mi
avrebbero profondamente segnato, hanno posto fine alla mia
infanzia. Quasi tutti i miei disegni li ho realizzati nell´
"alloggio delle ragazze" L410, dove avevo un posto nel piano di
mezzo di un letto a castello di tre piani, proprio di fianco
alla finestra, da cui vedevo la strada. Tenendo un blocco sulle
ginocchia disegnavo dal mio letto tutto quello che vedevo e
vivevo. Solo alcuni disegni li ho fatti all´aperto, per strada e
nei cortili delle baracche. Nel trasporto verso Terezin avevo
portato con me un blocco da disegno, una cassetta di acquerelli,
pastelli e matite colorate. I colori mi durarono per quasi tre
anni. Il prezioso blocco da disegno che avevo portato da casa
era finito presto e in seguito ho usato qualsiasi tipo di carta
mi fosse possibile trovare. In questo modo ho realizzato quasi
100 disegni.
Accanto alle immagini che documentavano la vita quotidiana del
Ghetto, annotavo le mie esperienze personali. Quando nel 1944
fui deportata ad Auschwitz con mia madre, tre giorni dopo la
partenza di mio padre per la stessa meta , lasciai i disegni e
il diario in custodia a mio zio, che li nascose e riuscì a
salvarli. Subito dopo la Liberazione, nell´estate del 1945,
quando i ricordi erano ancora vivissimi nella mia mente, ho
completato i miei ricordi di Terezin e ho descritto ciò che
sperimentai nei Lager successivi, dove non ebbi più la
possibilità di disegnare o scrivere.
Non c´è nessuna fotografia relativa a quei giorni, pertanto i
disegni ne sono l´unico documento visivo.
Spero di avere fornito in questo modo una viva, convincente e
durevole testimonianza, che possa contribuire a non far cadere
il passato nell´oblio e a impedire il ripetersi di qualcosa di
simile! |
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Il
mio primo disegno a Terezìn Io feci arrivare di nascosto
a mio padre nelle baracche degli uomini. Egli mi scrisse
di rimando : "Disegna ciò che vedi". |
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21,5x13,7 cm
Dicembre 1941
Disegno a penna, inchiostro e acquerelli |
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