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L'ingresso
di servizio del Forte San Carlo |
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Percorrendo
la statale 23, del Sestriere, si incontra a circa 70 km da Torino,
un gigante placidamente adagiato sullo spartiacque di un monte. Ai
viandanti si presenta timidamente mostrando il suo lato più
modesto, quello semidistrutto dagli eventi bellici della II guerra
mondiale, ma è pronto a rivelarsi, nella sua ciclopica integrità,
quando lo sguardo supera il primo impatto, percorrendo le pendici
dell'Orsiera. La visione, perchè di visione si tratta, è rara ed
irripetibile. Facile smarrirsi innanzi all'immensa cascata di
pietre, muri ed opere di difesa che vanno a costituire il forte di
Fenestrelle. Struttura unica in Europa, pochi i suoi emuli mondiali,
la sentinella sabauda si inerpica per tre km sul versante sud del
monte Orsiera, coprendo una superficie di 1.350.000 mq. Città
d'altura, il forte, senza soluzione di continuità in tempo di pace
grazie alla sua scala formata da 4.000 gradini, e in grado di
trasformarsi, ai primi colpi di cannone, in otto isole armate,
irraggiungibili ed autosufficienti. Semplice la sua consegna:
costringere il nemico a lasciare sul campo il maggiore numero di
uomini, sfoltendo così l'armata avversaria diretta verso Pinerolo e
Torino. Con tale scopo nacque, su volere di Vittorio Amedeo II nel
1728, la fortezza di Fenestrelle, completata solo nel 1850 la
struttura fortificata venne utilizzata, prima dai Savoia e poi da
Napoleone, come carcere politico e militare. Oggi ogni angolo dello
storico complesso, ogni pietra, sembra narrare qualche vicenda
umana. Storie di sofferenza, sudore e sangue raccontate tra edifici
antichi, cannoniere, spalti e muri che si innalzano verso il cielo:
un monumento alla storia che respira e parla. A dargli vita la
presenza dei tantissimi visitatori che ne percorrono i sentieri ogni
anno, solo nel '98 circa 8.000, ascoltandone i battiti ed
osservandone le stravaganze architettoniche. Dal 1990, infatti, il
guerriero e diventato custode di cultura. Oltre alle visite sulla
Piazza d'Armi del forte principale, guardati da alti muraglioni,
attori, musicisti, cantanti ed autori si esibiscono intrattenendo,
con la magia di suoni e voci, il pubblico che anima le serate
fenestrellesi. Un forte multietnico, attento al futuro, ma sensibile
al passato. Gli spettatori ed i visitatori dei mesi appena
trascorsi, testimoniano, incidendola sulla pietra, la ragione di
chi, anni addietro, si impegnò in una difficile scommessa: quella
incentrata sul recupero storico e culturale del gigante armato.
Sembrava allora una follia, ma l'Associazione Progetto San Carlo
- Forte di Fenestrelle onlus ha dimostato come tenacia e volontà
possano realizzare anche i sogni più fantasiosi.
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