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Don Mario Caustico appartiene
alla lista dei 66 Martiri trucidati
nell’Aprile 1945 a Grugliasco.
Astigiano di Capriglio, nato in Frazione
Gaià il 14 settembre 1913 dal padre Giorgio,
mezzadro, e dalla madre Vigna Giovanna, era
il più piccolo di tre fratelli. Don Caustico
proveniva da una povera famiglia contadina,
ma con profonde radici religiose che
condussero il giovane Mario a seguire Don
Bosco. Aveva un particolare attaccamento
alla mamma, morta nel ’44. Perduto il papà a
11 anni, la mamma era diventata il centro di
tutti gli affetti.
Venne ordinato sacerdote il 3 luglio 1938 a
Torino, in Maria Ausiliatrice ed ebbe così
inizio la sua missione di salesiano: prima
tra i giovani di Avigliana, poi Valdocco,
quindi Courgné, infine ancora a Torino in
borgata Monterosa. Ma ecco i giorni della
guerra e una particolare proposta giunta dai
suoi superiori: divenire cappellano di una
formazione partigiana. La sua decisione fu
rapida e convinta. Così il giovane Mario
raggiunse i monti della Val di Susa, andando
a stabilirsi con un gruppo di partigiani.
Alloggiava in una modesta baita ed
esercitava il suo Ministero nelle varie
frazioni della zona. Infaticabile, si
spostava continuamente da un reparto
all’altro, recando il suo incoraggiamento ed
il suo conforto. Fino a quando nell’Aprile
del ’45 giunse il tanto atteso dispaccio
contenente l’ordine di marciare su Torino. I
fatti che seguirono sono storia ormai nota
(o quasi…): il suo personale offrirsi per la
trattativa con i tedeschi, le sua cattura,
le ripetute violenze che subì, il coraggio e
la fierezza di fronte ai militari germanici,
infine la sua morte avvenuta con la sua
fucilazione nei pressi della chiesetta di
San Giacomo il 30 Aprile 1945.
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