Nato
a Pinerolo (TO) il 19 gennaio 1890, morto a
Roma l'8 dicembre 1981, professore di
lettere, giornalista.
Durante il
conflitto 1915-18 è ferito quattro volte al
fronte; merita due promozioni sul campo e
tre decorazioni; è associato all'ufficio
operativo del comando supremo dell'esercito.
Dopo la fine del conflitto si trasferisce a
Milano, dove è insegnante al Liceo Parini di
Milano e redattore del Corriere della
sera.
Nel '26 con Carlo Rosselli organizza
l'espatrio clandestino del leader socialista
Filippo Turati.
Più volte
arrestato e confinato a Ustica e Lipari,
rifiuta la domanda di grazia. Nel 1930 è
nuovamente assegnato al confino per 5 anni
unitamente ad altri esponenti del movimento
antifascista Giustizia e Libertà.
Promotore del Partito d'Azione (PdA), suo
rappresentante nel Comitato militare del
Comitato di liberazione nazionale Alta
Italia (CLNAI), poi Vice comandante del
corpo volontari della libertà (CVL).
Arrestato casualmente a Milano e affidato ai
tedeschi viene trasportato in Svizzera nel
quadro di uno scambio concordato di
prigionieri con ufficiali germanici nelle
mani dei partigiani.
Partecipa
attivamente alla fase conclusiva della
Resistenza e all'insurrezione di Milano.
Nel 1945 presidente del Consiglio dei
ministri a Roma; successivamente eletto
senatore, poi nominato senatore a vita è
presidente fino alla morte del gruppo
parlamentare della Sinistra indipendente.
Presidente della Federazione italiana
associazioni partigiane (FIAP), autore di
importanti saggi sulla storia della
Resistenza.
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