|

Il suo primo impegno è stato nel settore
giornalistico: nel 1895 è redattore per la
rubrica quotidiana di vita giudiziaria del "Don
Marzio".
Laureato in giurisprudenza,si è dedicato alla
professione forense diventando nel corso degli
anni uno dei maggiori avvocati penalisti
italiani.
È stato eletto Deputato al Parlamento nel 1909,
nel 1913, nel 1919, nel 1921 e nel 1924 (non ha
prestato il giuramento richiesto per essere
ammesso alle funzioni e, quindi, non ha mai
partecipato all'attività parlamentare).
È stato nominato Sottosegretario di Stato per le
Colonie nel 1913-1914 (IV Governo Giolitti) e
Sottosegretario di Stato per il Tesoro nel 1919
(Governo Orlando).
Ha ricoperto l'ufficio di Presidente della
Giunta delle elezioni (1919-1920).
È stato eletto Presidente della Camera dei
Deputati il 26 giugno 1920 e confermato nella
legislatura successiva fino al 25 gennaio 1924.
Durante il fascismo, si è ritirato dalla vita
politica attiva e si è dedicato esclusivamente
all'esercizio della professione forense.
Nominato Senatore del Regno nel 1929, non ha mai
partecipato ai lavori dell'Assemblea.
Dopo la caduta del fascismo, è tornato ad
occuparsi di politica ed è stato autore del
compromesso con cui venne istituita la
Luogotenenza.
È stato nominato componente della Consulta
Nazionale.
È
stato eletto Capo provvisorio dello Stato il 28
giugno 1946 (al primo scrutinio con 396 voti su
501): ha prestato giuramento il 1° luglio
successivo.
Dimessosi dalla carica, è stato rieletto Capo
provvisorio dello Stato il 26 giugno 1947 (al
primo scrutinio con 405 voti su 523).
A
norma della prima disposizione transitoria della
Costituzione, dal 1° gennaio 1948 ha assunto il
titolo di Presidente della Repubblica.
È divenuto senatore a vita quale ex Presidente
della Repubblica.
E' stato eletto Presidente del Senato della
Repubblica il 28 aprile 1951: si è dimesso dalla
carica il 24 giugno 1952.
|
|
|
|
|