ANTONIO PARACCA (Toni)

 Nato a Rivoli il 25 settembre 1921, fucilato alle Casermette di Rivoli il 25 febbraio 1945.

Di professione Operaio. Militare in un reparto di Fanteria a Novara, dopo l’8 settembre ritorna a Rivoli e  si reca con il fratello minore Giuseppe in Val Sangone per unirsi ai partigiani della Brigata autonoma Gallo, inquadrata nella 43ª Divisione S. De Vitis. Traditi dalla delazione di un compagno di lotta, i fratelli Paracca vengono sorpresi e catturati a Cervelli (fraz. di Coazze, TO), nella notte del 23 febbraio 1945. Imprigionati nella caserma "Cernaro", subiscono interrogatori e torture, fino al trasferimento nelle carceri di Corso Susa, al confine tra Rivoli e Torino. Condannati a morte due giorni dopo (25 febbraio), grazie alle suppliche e alle intercessioni della sorella Ginetta Paracca e alla clemenza di un ufficiale tedesco, pochi attimi prima dell’esecuzione viene decisa la grazia per uno dei due fratelli. E’ lo stesso Antonio a stabilire che debba essere Giuseppe a salvarsi, allontanandolo dalla fila dei condannati, già allineati dinanzi al plotone. L’esecuzione ha luogo qualche istante più tardi all’interno del carcere stesso, mediante fucilazione. Con Antonio Paracca vengono giustiziati anche i partigiani Rocco Galliano, Carlo Leone e Gaetano Montesanto.