Nato Torino il 31 gennaio 1926, fucilato alle Casermette di Rivoli il 10 marzo 1945. Francesco, di professione meccanico, era secondogenito di quattro figli, tre maschi e una femmina. La mamma, Cappella Fortunata aveva già perso il marito, Domenico Fortunato, picchiato a morte dai fascisti, quando perse anche Francesco, appartenente alla Colonna Alpina “Renzo Giua” di Giustizia e Libertà. E’ stata la mamma a riconoscere il cadavere del figlio; si sa che, straziata dal dolore, sopravvisse al figlio solo pochi anni. Espresse come ultime volontà di essere sepolta con le lettere e i documenti del suo”bambino” come amava chiamarlo. Da quello che ricordano le sue nipoti, la sorella Luciana, che all’epoca aveva 13 anni, faceva la staffetta per portare cibarie ai partigiani, ma Francesco era molto preoccupato per lei che chiamava la “cita”. Per il motivo su citato non esistono documenti relativi al partigiano Francesco Novelli. Rimane solo il ricordo, mai sopito, della giovane vita spezzata troppo presto e il rispetto profondo nei confronti dei partigiani da parte dei familiari. |