Nato a Casteldaccia (Palermo) il 2 dicembre 1922, fucilato alle Casermette di Rivoli il 25 febbraio 1945. Ha svolto il servizio militare a Casale Monferrato presso un Reggimento di Artiglieria Pesante Campale. Inviato con il proprio Reggimento a combattere in Russia, riuscì a sopravvivere alla disfatta delle nostre truppe e, con i piedi in parte congelati, ritornò in Italia nell’inverno tra il ’42 ed il ’43. Venne prima ricoverato in un ospedale, non meglio identificato, ai confini con la ex-Jugoslavia. Successivamente venne inviato in convalescenza in Sicilia. Ritornato al proprio Reggimento all’inizio di settembre del 1943, non trovando più il proprio reparto, riuscì, con abiti civili, a rifugiarsi presso una famiglia di Val della Torre. Qui prese contatto con le prime formazioni partigiane ed entrò a far parte della Colonna Lera del Gruppo Operativo Mobile di Giustizia e Libertà. Catturato nel gennaio del 1945 durante un rastrellamento ad opera dei militari della divisione “Littorio” appoggiati da reparti di tedeschi, viene inviato alle Casermette di Rivoli. Qui viene fucilato il 25 febbraio 1945 assieme a Galliano Rocco, Leone Carlo e Paracca Antonio. |