Abbiamo commentato questa foto e ci siamo stupiti nel leggere che l'obiettivo della scuola di allora era quello di formare il cittadino soldato, seguace della dittatura fascista.

Abbiamo analizzato in classe i tre verbi e ne abbiamo ricavato le seguenti conclusioni:

Questo è il principale motto fascista in uso negli anni del regime; veniva scritto sui muri, introdotto nei libri scolastici, annunciato ai giovani nei campi estivi. E' l'esatto contrario dei principi odierni.

CREDERE

Al tempo dell' avvento fascista e della guerra, si doveva credere nel fascismo e nel Duce, senza fare domande ne avere dubbi.

OBBEDIRE

Fare ciò che ti viene ordinato, non polemizzare, sottomettersi al regime.

COMBATTERE

Lottare contro tutti i nemici, sottomettere i più deboli e i "diversi".

A questo punto abbiamo paragonato la nostra scuola con quella fascista e abbiamo letto nei programmi che invece di insegnarci a  “credere” ciecamente in quello che ci raccontano ,la scuola deve aiutarci a formarci “un giudizio autonomo”; invece di imparare ad obbedire a qualsiasi ordine, dobbiamo rispettare delle regole condivise; invece di imparare a combattere, la scuola deve insegnarci a vivere in pace e confrontarci con gli altri.

Adesso, per fortuna, la gente non crede e non fa tutto ciò, infatti si crede per quello che si vuole e si giudica autonomamente, c’è un regime democratico, e si predica il più possibile la pace.

Secondo noi gli Italiani hanno fatto male a sottomettersi al regime fascista e gli stessi soldati già dall’inizio dovevano ribellarsi alle assurde leggi entrate in vigore. Noi personalmente non ci saremmo mai fatti sottomettere(crediamo).