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Fondatore e Presidente del CLN rivolese
clandestino. Ricorda Mario Chiantore: “nei primi tempi del fascismo, una sera, mentre si trovava al
caffè Rosso, fu aggredito da una squadraccia fascista, bastonato
a sangue ed abbandonato come morto”.
Il CLN rivolese era formato da pochi
elementi, che rappresentavano le varie formazioni partigiane che
agivano in montagna.
Dovevano prestare molta attenzione per non essere scoperti.
I suoi membri agivano in diverse direzioni: raccolta di
informazioni sulle forze nemiche, sui lanci alleati, sui
depositi di materiale bellico per eventuali azioni, ma anche
raccolta di fondi per aiutare le famiglie bisognose, “aiuti che,
per non destare sospetti, venivano distribuiti dalla locale
“Conferenza di S. Vincenzo”. Era Giorgio Vecco a trattare
direttamente con i Comandi provinciali e regionali per motivi di
sicurezza.
Il CLN clandestino era formato da Giove
(Giorgio Vecco), Pierin (Pietro Auriletto), Carlo (Carlo
Bertana), Mario (Mario Chiantore), Matteo (Matteo Maritano).
“Fu
Giorgio Vecco che dopo la Liberazione investì Pietro Auriletto
della carica di Sindaco,
me come Vicesindaco e conferì le cariche della Giunta Comunale;
cariche che furono riconosciute dalla Prefettura di Torino. Poi
ci seguì con consigli ed aiuti nell’espletamento delle nostre
mansioni amministrative alle quali non eravamo ancora preparati”.
(Testimonianza di Mario Chiantore)
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Biografia tratta da “ Testimonianze sulla Resistenza a Rivoli”
Collana Pubblicazioni del Consiglio di Biblioteca Città di
Rivoli – anno 1985 (testimonianza di Mario CHIANTORE)
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