MASSAIA Enrico Luigi  (Barbun) 

Nato a Costigliole d'Asti il 16.12.1920  – residente a Rivoli – arruolato in ARTIGLIERIA  – inserito nella 3^ DIV.GARIBALDI 17^ BRG.

caduto in combattimento a Robassomero (TO) il  1^ maggio  1945

 

Militare sul fronte russo nel 1942 fu ferito e subì il congelamento di un piede. In quella occasione fu aiutato e condotto al campo medico da Marzorati (il padre del futuro giocatore nazionale di basket), che gli prestò ogni attenzione e cura. Fu ricondotto in Italia e curato a Cremona, quindi tornò a Rivoli.

Nella primavera del '44, appena potè riprendersi dalle ferite, fuggì in montagna e si aggregò alla 17^ Brigata d'Assalto "Felice Cima" Comando SAP di Brione-Valdellatorre.

Ebbe un incaricodi capo squadra e svolse attività soprattutto medica, curando i partigiani feriti, poichè per le sue condizioni fisiche non poteva muoversi facilmente. Assisteva i feriti con il Dott. Astrua di Brione. I partigiani venivano curati in una cava, in montagna, il cui accesso era opportunamente mimetizzato da fascine e cespugli.

Il 1^ maggio 1945, Luigi, con altri suoi compagni (Oriente Richard, Giacomo Meinardi, Valentino il "tedesco" e Vittorio Perotti, l'unico che si salvò) per ordini superiori, si diresse a Robassomero lungo il percorso di ritirata delle truppe tedesche.

Intercettarono, però, una squadra di fascisti e tedeschi che riuscirono a mettere a fuoco l'automezzo su cui viaggiavano ( un carroarmato).

Luigi ed i suoi amici morirono bruciati vivi nel carroarmato.

Le sue spoglie furono riportate a Rivoli e sepolte nel Cimitero.

 
 
 

Biografia tratta da “ Testimonianze sulla Resistenza a Rivoli” Collana Pubblicazioni del Consiglio di Biblioteca Città di Rivoli – anno 1985 (testimonianza di Letizia MASSAIA)

 
 

 
 

 

 
 
 

 www.rivolidistoria.it