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Lo sbarco ad Anzio e gli accordi di Yalta

Il 1944 inizia con due eventi di capitale importanza. Dopo aver inutilmente tentato, fin dall’autunno, di sfondare la linea Gustav, il 22 gennaio gli Alleati effettuano un massiccio sbarco di truppe ad Anzio, sulla costa del Lazio.

La liberazione di Roma è tuttavia rallentata dall’ostinata difesa della Wehrmacht e, nella capitale, la situazione diventa drammatica: i Gap, che operano per indebolire le retrovie nemiche, con una bomba e un attacco con armi leggere uccidono 33 tedeschi in Via Rasella; per rappresaglia, gli occupanti fucilano 335 ostaggi il 24 marzo, alle Fosse ardeatine.

Il 12 febbraio 1944, i massimi esponenti politici degli Usa, della Gran Bretagna e dell’Urss raggiungono a Yalta, una località sul mar Nero, un accordo relativo all’assetto che l’Europa dovrà avere alla fine di una guerra considerata ormai vinta: il continente dovrà essere diviso in blocchi d’influenza distinti -uno occidentale e l’altro socialista-, coincidenti con i territori rispettivamente occupati dagli Alleati e dai sovietici.