La crisi sociale
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D’altro canto, la dolorosa esperienza maturata nelle trincee ha conferito al proletariato urbano e rurale una nuova coscienza di sé, permettendogli di comprendere la propria importanza nell’ambito della collettività. E’ proprio tale consapevolezza a consentire a questa classe sociale di rivendicare con forza, a guerra finita, il diritto di ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro. Quanto ai borghesi piccoli e medi, il loro ritorno
alla pace è accompagnato da un senso di cocente frustrazione.
L’essersi identificati fin dall’inizio nel mito
nazionalista della guerra e l’aver ricoperto incarichi
di comando intermedio al fronte li ha persuasi di essere stati gli effettivi
artefici della vittoria, ma i trattati internazionali non hanno ammesso
l’Italia nel ristretto novero delle grandi potenze, mentre la
società non ha riconosciuto loro i benefici che credevano dovuti. |