LA
STORIA DEL PRELATO: Monsignor Vincenzo Barale,
durante il periodo bellico, era segretario del
cardinale Maurilio Fossati, all’epoca
arcivescovo di Torino. Fu lui ha dichiarare la
sua disponibilità ad ospitare gli sfollati dei
bombardamenti alleati. Di qui la scelta estrema
di alcune famiglie ebraiche che si videro
costrette, per mancanza di altre risorse, ad
affidare i propri figli all’arcivescovado.
Questo nella speranza che sfuggissero ai
rastrellamenti.
Monsignor
Barale era appunto la figura cui dovevano
rivolgersi le famiglie ebraiche che facevano
richiesta di protezione. A lui inoltre spettava
il compito di accompagnare personalmente i
bambini al collegio di Cavaglià. Lì il rettore
era don Cavasin. Quest’ultimo rivestiva
l’importante compito di fornire ai bambini ebrei
i rudimenti base e i rituali del cattolicesimo.
Questo per rendere evidente la loro
assimilazione con gli altri, rendendo così più
efficace e sicuro il tentativo di proteggerli.
Monsignor Barale è l'unico rivolese
insignito del titolo di Giusto fra le Nazioni.
Un eroe in quei tempi bui, che in questa via
visse gli ultimi anni della sua vita.
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