|
D'Amico
Agostino (Marietta-Aleina),
di Giovanni Battista ed Emilia Procacci, nato a Collegno (TO)
nel 1931 (il 13 novembre 1930),
residente in Grugliasco (TO) in via Zara n° 8, celibe, operaio,
fucilato dai nazifascisti il 30 aprile 1945 intorno alle ore
10.30 in regione San Giacomo a Grugliasco.
Caduto civile.
•
Dalla testimonianza di Michelina Marietta
Aleina, sorella di Agostino rilasciata il 17/03/2004 presso la
S.M.S. Primo Levi di Cascine Vica
Agostino aveva 14 anni e…….. poi
quella sera, quando mio papà è tornato per mangiare un boccone,
saputo che Agostino non era rientrato a cena ha detto: “In giro
c'è poco di bello, speriamo che non capiti niente………..quella
sera una colonna di tedeschi è arrivata a Grugliasco, verso le
undici. Don Caustico, penso fosse un prete partigiano, era
venuto ad avvisare la gente di tornarsene a casa, se erano nelle
osterie.
I tedeschi sono andati a colpo
sicuro, nell’osteria dietro al comune, la chiamavano la Casa del
Popolo. La gente che era lì, quando si è accorta che arrivava
questa colonna, ha spento le luci e chiuso le porte. I tedeschi
con il calcio del fucile hanno buttato giù le porte e hanno
incominciato a picchiare a destra e a sinistra e già lì li hanno
torturati. Man mano che li prendevano li portavano nel convento
dei frati maristi che era lì vicino…… Nella notte i tedeschi
hanno fatto tutto il viale di Grugliasco e sono arrivati alla
Gil, dove questi ragazzi erano andati a dormire.
Nella notte noi sentivamo gli
spari; mia mamma era preoccupata per Agostino e nessuno di noi è
riuscito a dormire, tutti si piangeva disperati. ……….Non
sapevamo niente di questa strage, solo quelli del paese di
Grugliasco lo sapevano, però mio padre qualcosa aveva già saputo
in fabbrica…….. mio fratello era stato portato nella sala
riunioni del Comune adibita a camera mortuaria, dove c’erano
tutti i caduti di Collegno e mio padre ha trovato lì mio
fratello.
|
|