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Il 1946 fu un anno di svolta storica nella
democrazia italiana: il 24 marzo si votò per la prima volta a
suffragio universale nelle elezioni amministrative; il 2 giugno
si elesse la Costituente e si votò per il Referendum che scelse
la Repubblica rispetto alla Monarchia.
Fu anche l'anno della partecipazione politica
e della pratica della democrazia in Italia. Nuovi soggetti
sociali entrarono nella scena politica: le donne, che votarono
per la prima volta, i giovani, i reduci.
A Grugliasco, a seguito di quella prma
consultazione elettorale, venne confermato alla carica di
Sindaco l'operaio comunista Pietro Crosetto. Si trattava di
un uomo ben conosciuto e stimato per la sua attività di
Volontario della Libertà; un umile sellaio, impegnato duramente
nel lavoro per mantenere la propria famiglia, ma anche in
attività aggregative di carattere sociale e politico.
La prima Giunta fu formata da Giovanni Bardo,
Umberto Casalegno, Francesco Foco, Edoardo Peiretti, Spirito
Rabbia e Giovanni Arduino. Quest'ultimo, reduce dai campi di
concentramento in Germania, fu eletto Sindaco dal Consiglio
Comunale il 3 ottobre 1947, in seguito alle dimissioni, per
motivi di salute, di Crosetto.
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