PIAN DEL LOT

Collina di Torino - eccidio del 2 aprile 1944

 

 

Il 30 marzo 1944, in un agguato dei GAP, fu ucciso il caporale tedesco Walter Wohlfahrt che si trovava sul ponte Umberto I a Torino.

Il comando tedesco in città decise come atto di rappresaglia la fucilazione di alcuni giovani rastrellati in precedenza, presso la Val di Lanzo e la Val Pellice, nonché reclusi nel carcere "Le Nuove"e alle "Casermette" di Rivoli.

Come luogo per la rappresaglia fu scelto il Pian del Lot nella collina torinese, nell'attuale Parco delle Repubbliche Partigiane Piemontesi dove Wohlfahrt prestava servizio in una postazione anti-aerea.

Secondo il testimone oculare Giovanni "Oscar" Borca, un partigiano catturato, i prigionieri furono caricati sui camion e portati nel luogo dell'esecuzione, probabilmente il luogo dove prestava servizio il caporale ucciso.

Una volta sul posto, con le mani legate, furono portati nei pressi di una fossa dove a gruppi di quattro furono falciati dalle mitragliatrici; alcuni di essi tuttavia erano ancora vivi quando furono ricoperti dalla terra.

Borca si salvò perché, insieme ad altri prigionieri, aveva proprio il compito di ricoprire la fossa comune; al suo rientro in carcere gli fu intimato di restare in silenzio sull'accaduto.

I corpi furono riesumati il 27 maggio 1945, a guerra finita. Nella fossa si contarono 27 giovani massacrati, dei quali 7 non identificati; studi recenti degli ultimi anni sono riusciti a dare un nome a 3 di questi cadaveri.

Ogni anno, il 2 aprile, viene celebrata, nei pressi del luogo dell'eccidio, una cerimonia commemorativa delle vittime della strage.

 
 

Racconto tratto da Wikipedia

 

 

 

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